Hai presente il detto “Per un punto Martin perse la cappa”?
È un modo di dire per riferirsi a qualcuno che, a causa di
un errore apparentemente banale, si trova a perdere tutto quello che ha.
Martin era un monaco
candidato a diventare abate e per suggellare la sua imminente nomina decise di
far incidere all’ingresso
dell’abbazia questa scritta:
“Porta patens esto. Nulli claudatur honesto”, che vuol dire “La porta resti aperta. Non sia chiusa a nessun uomo onesto“
Peccato che l’artigiano cui venne commissionata, sbaglia a mettere il punto nella frase, che diventa “Porta patens esto nulli. Claudatur honesto”, cioè “che la porta non sia aperta per nessuno. Sarà chiusa (all’uomo) onesto”.
I guai che “il fornitore” procurò a Martin non si limitarono alla figuraccia.
La notizia del messaggio, infatti, raggiunse le alte sfere ecclesiastiche, che decretarono l’immediata sollevazione dell’abate,
privandolo della cappa (cioè del mantello), che di tale dignità era
simbolo.
Tu, che sei un imprenditore o un libero professionista, sai bene cosa significhi commettere un errore di valutazione, magari per una svista o una valutazione non ponderata.
Quante volte, per via del mio lavoro, mi sono trovato di
fronte a persone che avevano noleggiato diverse stampanti multifunzioni, ma che
poi si dannavano disperatamente nella ricerca di un tecnico perché il fornitore, al momento del bisogno, si
era dato alla macchia, contravvenendo a tutte le belle promesse fatte.
Talvolta, non si prende in debito conto la professionalità del fornitore, e si valutano invece aspetti poco rilevanti, come può essere il prezzo più basso.
Gli improvvisati che offrono prezzi stracciati esistono in
ogni categoria, ma hai mai considerato quanto spendi alla fine dei giochi? Al
prezzo d’origine, devi sommare anche i soldi necessari per rimediare al
servizio pessimo che hai ricevuto.